Sempre più spesso (e in particolare i principianti) mi chiedono informazioni circa le operazioni di manutenzione ordinaria che devono essere eseguite su una MTB. Sicuramente chi va in bici da tempo conoscerà nel dettaglio come tenere in forma la propria MTB ma non è così per tutti.

Ad esempio, ho avuto modo di parlare con un ragazzo qualche tempo fa che girava in MTB da 6 mesi e non sapeva di dover ingrassare la catena.

Questo articolo parlerà quindi della manutenzione “spicciola” e dei controlli di routine che non richiedono di smontare nulla o sistemare qualcosa ma che vi permetterà di capire lo stato di salute della Vs. Mtb.

Parleremo anche di cosa un ciclista dovrebbe portarsi dietro per far fronte alle eventuali rotture o problematiche che si dovessero verificare a Km da casa.

Un articolo riservato quindi ai principianti, ma non solo…




Pulizia della bici

Questa operazione è una delle operazioni più importanti per mantenere in salute la Vs. Mtb. Terriccio, fango e detriti che macinano tra la vostra trasmissione o tra le parti in movimento, non solo contribuiscono a danneggiare più velocemente i pezzi meccanici, ma creano attrito e l’attrito si trasforma in fatica supplementare per le vostre gambe.

Sfatiamo un mito. A mio parere non è vero che non si può lavare la bici con l’idropulitrice, si può fare e la bici viene meglio ma dovete fare attenzione perché ci sono dei punti critici delicati sui quali però non è bene spruzzare.

Se non vi sentite sicuri utilizzate il classico tubo dell’acqua.

Io procedo in questo modo:

– Bagno completamente la bici,

– Spruzzo uno sgrassatore sulle parti meccaniche (Catena, corone, guarniture, pignoni, cambio posteriore, zona dischi dei freni) poi spruzzo un pulitore specifico per bici sulle restanti parti e sul telaio.

– Aspetto che i prodotti facciano effetto (10 minuti e all’ombra) dopodichè risciacquo tutto

– Una volta terminate le operazioni di risciacquo do’ una bella soffiata di compressore per asciugare la bici e passo alle operazioni di rifinitura con lo straccetto e un classico spruzzino.

Durante l’asciugatura con il compressore (o se effettuate il lavaggio con l’idropulitrice) dovete cercare di impedire che l’eventuale pressione (aria o acqua) spinga detriti all’interno delle zone critiche e nello specifico:

– Non puntate la lancia o la pistola del compressore in direzione degli steli superiori della forcella (verso i paraoli)

– No in direzione dei cuscinetti del movimento centrale zona guarnitura,

– No in direzione dei cuscinetti della serie sterzo,

Se avete un’idropulitrice con la pressione regolabile abbassate un po’ la pressione e pulite senza grossi problemi.

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Una volta che tutta la bici è linda e pinta non è però pronta per l’uscita. Con il lavaggio avete sgrassato la bici e ci sono alcune parti che vanno oliate al fine di scorrere agevolmente.

– La catena và soffiata bene e oliata facendola girare e posizionando il brik all’interno. (questo perché con la forza centrifuga l’olio attraverserà la catena).

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– Gli steli della forcella vanno ringrassati con uno spry siliconico (quardare anche qui)

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– La zona della guarnitura e il punto di rotazione dei pedali li ingrasso con un po di WD40.

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Ora la vostra bici è pronta per uscire ma siete sicuri che sia tutto a posto?. In che condizioni e?




Controlli periodici

Come detto in premessa ci limiteremo a valutare le condizioni della bici cercando di capire se è il caso o no di portarla a riparare.

Questo tipo di controlli sono molto veloci e vanno fatti con frequenza almeno mensile.

Catena: almeno una volta al mese è bene smontarla e pulirla adeguatamente con uno spazzolino e con il petrolio bianco. Il 90% delle catene hanno la clip che deve essere sganciata per poterle rimuovere. La crip si riconosce perché è l’unica con l’incastro. Se non l’avete fatevela installare dal vostro meccanico altrimenti non vi sarà facile procedere alle operazioni di pulizia. Di solito la clip si apre a mano spingendo la maglia a stringere. Esiste anche una pinza specifica per sganciare la clip ma se non avete la pinza o se la clip non viene via provate questa tecnica che vi sarà di sicuro aiuto. Incastrate la catena come indicato nella foto sotto e martellate leggermente l’anello sul lato in uscita.

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Osservate bene come passa la catena sul deragliatore perché una volta pulita dovrete rimontarla allo stesso modo.

Per verificare lo stato della catena esiste un piccolo misuratore che vi dice se dovete buttarla o è ancora buona. É buona norma oliare la catena ad ogni uscita.

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Controllo delle viti: Questa è una operazione molto importante perché le viti tendono spesso ad allentarsi su una MTB. Controllatele tutte, in particolare quelle della zona sterzo, quella che sorregge il deragliatore e i perni ruota. Le viti vanno strette con una determinata forza (specialmente se avete una bici in carbonio). Tale forza di norma è incisa vicino alla testa della vite (es. 6N) quindi comprate una chiave dinamometrica (anche economica) e per evitare di fare danni e non serrate a morte.

Controllo delle pastiglie: Le pastiglie freno sono composte da un supporto acciaio/alluminio e da un ferodo che si consuma strisciando sul disco. Bisogna controllare che lo strato di ferodo non sia così consumato da andare a frenare con il supporto. Di norma tale operazione è fattibile senza smontare nulla, basta guardare la pinza dall’alto con l’aiuto di una torcia.

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Controllo dei dischi: Anche i dischi si consumano e il loro spessore non deve scendere sotto un determinato valore per evitare catastrofiche rotture (di solito lo spessore minimo è 1,5 mm ma tale valore può cambiare ed è inciso all’esterno di ogni disco).

Misurate con il calibro lo spessore in vari punti facendo attenzione a beccare con le battute del calibro solo la zona dove le pastiglie lavorano a piena superficie.

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Controllate anche se i dischi sono dritti. Di solito, se sono storti, ve ne sareste dovuti accorgere in quanto un disco storto con la rotazione innesca un rumore a tratti. Fatelo girare con una luce puntata dal lato opposto delle pastiglie, capirete subito se è storto oppure no.

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Controllo dei cuscinetti: di base ci sono 4 gruppi di cuscinetti su una MTB front ai quali si aggiungono quelli dei leveraggi presenti sulle full. Di norma vanno controllati o valutati tutti allo stesso modo:

– Rotazione: Facendo ruotare il cuscinetto (sia esso di una ruota, del movimento centrale, dei pedali o dello sterzo) il cuscinetto deve ruotare senza fatica e senza impuntare. Applicando una forza minima il cuscinetto non deve girare a scatti.

– Gioco: Forzando il cuscinetto in modo ortogonale al senso di rotazione l’incastro non deve avere giochi.Per controllare i cuscinetti dello sterzo mettete una mano sul freno anteriore e l’altra tra la piastra della forcella e il canotto. Frenate e fate oscillare la bici avanti e indietro. Dovreste percepiere eventuali giochi. Per quanto riguarda i pedali afferrateli con una mano e forzateli verso l’alto e verso il basso. Per le ruote spingetele sul raggio esterno. Idem per i cuscinetti del movimento centrale.

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–  Scorrevolezza. Facendo ruotare il cuscinetto lo stesso deve scorrere liberamente senza produrre alcun rumore e deve fermarsi in modo lineare e graduale.

Controllo delle ruote: Valutare se una ruota è storta è facile, basta farla girare e guardarla da dietro. Se è storta lo notate subito ma a volte capita che sia storto il cerchio, altre volte è è il copertone che si è danneggiato. Per capire di cosa si tratta mettete un pezzettino di legno appoggiato sul telaio molto vicino al cerchio e fate girare la ruota.

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Quando osservate le ruote passate una mano sui raggi stringendoli a coppia. Se avete un raggio lento o rotto lo dovreste sentire.

Controllo delle coperture: Lo stato delle coperture è importantissimo. Ne avevamo già parlato qui Fate girare le ruote e controllate la superfice (se avete spacchi, tagli ecc..). Ricordate che la pressione delle ruote và controllata prima di ogni uscita e se avete delle ruote tubeless il liquido al suo interno và controllato al massimo ogni 2 mesi e comunque dopo ogni foratura.

Controllo del cambio: Non meno importante è il controllo della registrazione del cambio. Io uso questa tecnica per capire se il cambio è apposto oppure no. Mettete la catena sulla corona anteriore centrale (se avete la doppia quella grande) e sul secondo pignone più piccolo. Fate girare i pedali e premete leggermente il comando cambio come se doveste passare al rapporto posteriore più grande. Premete piano e prima di arrivare al clik la catena deve salire sul rapporto superiore. Lasciando il comando la catena deve tornare al suo posto.

Controlli generali: Ultimi ma non meno importanti sono i controlli generali. Quando pulite la bici o smontate qualcosa osservate il telaio nei punti critici alla ricerca di eventuali crepe, osservate la bordatura dei cerchi alla ricerca di bozze e cercate di approfondire tutto ciò che vi sembra anomalo. Quando uscite in bici prestate attenzione ai rumori e cercate di capire d dove provengono e da cosa dipendono, al funzionamento del cambio e alle sensazioni di guida.




Kit riparazione

Per anni mi sono portato dietro un po’ di tutto, qualcosa non l’ho mai usato e qualcosa mi è servito spesso ma occorre trovare il giusto compromesso tra il peso da caricarsi in spalla e la possibilità di ritornare a piedi.

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Occorre anche fare una distinzione tra le uscite di allenamento e le gare. Rimanere a piedi da solo nel bosco a 30 km da casa non è la stessa cosa che rimanere a piedi in una gara dove sicuramente nel giro di pochi km è possibile trovare qualcuno che vi dà una mano.

1) Pompa – Accessorio indispensabile da portare sempre dietro. Molti preferiscono portarsi dietro le bombolette d’aria precompresse ma a me non piacciono. L’aria nel serbatoio finisce e se finisce siete nella cacca.

2) Camera d’aria – Indispensabile anche se avete le ruote latticizzate. Un eventuale taglio che il lattice non riesce a chiudere vi obbligherà a mettere la camera d’aria per tornare a casa. Controllate che la camera sia delle misure adatte alle Vs. ruote e che la valvola sia uguale a quelle che utilizzate di solito e che è montata sulla Vs. pompa.

3) Linguette per aprire il copertone – Indispensabili. Non sempre si riesce ad aprire il copertone a mano.

4) Strumento multitools. – Controllate che il Vs. accessorio sia dotato dello smagliacatena (sennò acquistatelo a parte e portatevelo). Inoltre alcune bici hanno i perni passanti delle ruote che si svitano con le brucole. Controllate che nel vostro multitools ci siano le brucole necessarie.

5) Clip catena – Pesa poco e se strappate la catena al 99% vi permette di tornare a casa. Fate attenzione. Le clip non sono tutte uguali, accertatevi di aver acquistato una clip adatta alla Vs. catena (10v oppure 11V ecc.)

6) Fascette e nastro isolante – Pesano poco, ingombrano poco e risolvono molte situazioni.

Secondo la mia esperienza questo è il minimo indispensabile che con buona probabilità vi permette di tornare a casa in sella. Ogni situazione comunque va valutata a parte e ad esempio:

– Se andate a una gara dove c’è molto fango valutate di portarvi dietro una piccola boccetta di WD40 (campioni micro gratuiti). Se a metà gara avete il cambio mezzo bloccato vi tornerà perfetto.

– Se non avete problemi di peso portatevi oltre la pompa il serbatoietto dell’aria, se bucate ripartirete in un lampo.

– Se fate giri molto lunghi portatevi un pezzetto di un vecchio copertone fino. Se tagliate la gomma rischiate che la camera d’aria vi rimarrà esposta. Potrete infilare il pezzo di copertone sotto il taglio.

Come ultima cosa, se non l’avete mai fatto è bene che a casa provate a cambiare una camera d’aria e a mettere una clip. Se vi capita nel bosco tra terra e detriti e spesso pioggia e fango, sarà tutto più complicato.

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