Gran parte delle Mountain Bike oggi in produzione utilizzano il movimento centrale shimano SM-BB71-41.
Tale ricambio si acquista in blocco ed è composto principalmente da 2 cuscinetti in acciaio sigillati sui quali ruotano le pedivelle. E’ progettato per durare il più possibile infatti i cuscinetti oltre ad essere appunto “sigillati” sono protetti da guarnizioni e parapolvere che tendono a bloccare qualsiasi agente esterno che provi ad entrare nel movimento.
Tutte queste protezioni, oltre a impedire l’accesso di corpi estranei strisciano e contrastano sugli elementi in rotazione e frenano pertanto il movimento.
Notoriamente questo elemento non “scorre” molto e comunque molto meno dei più blasonati e costosi movimenti ceramici.
I movimenti ceramici però oltre ad essere costosi e a volte si sono manifestati fregatura  in quanto mi è capitato di smontare alcuni cuscinetti ceramici che di ceramico avevano solo l’anello parapolvere. Inoltre questo tipo di cuscinetti  sono più soggetti a rotture perché più scorrevoli ma molto più fragili.
Per quanto sopra ho studiato un modo per cercare di rendere molto più fluidi i cuscinetti standard.
Prima di proseguire la lettura è bene sapere che:
  • Non sono un meccanico professionista pertanto ciò che scrivo è ciò che ho riscontrato in base alle mie esperienze e ciò che ho cercato di testare nel modo più scientifico possibile;
  •  Se intendete modificare i cuscinetti ed effettuate l’operazione per la prima volta  utilizzate  un movimento centrale vecchio. Se non capite bene come funziona rischiate di rovinare le calotte e rendere vana l’operazione.
  • Il Vs. movimento centrale  scorrerà molto meglio ma sarà più soggetto a rovinarsi e andrà controllato almeno ogni 3 mesi.
  • Procuratevi un movimento centrale nuovo. In caso di problemi non rimarrete a piedi.
Ma quanto scorre un cuscinetto standard?
Per avere un dato di partenza e capire se la modifica funziona ho cercato un modo per verificare quanto ruotano le pedivelle sotto la spinta di una forza precisa.
Mettendo la pedivella in piano è stata lanciata con un peso di 400 grammi da un’altezza di caduta pari a 14 cm.
L’operazione è stata ripetuta 20 volte con risultati molto simili e, calcolata la media, è emerso che la pedivella con movimento nuovo originale shimano sotto la spinta prefissata ruota di 508°  (cioè 1 giro + 148°).
Vediamo ora come migliorare la scorrevolezza.
Smontiamo le pedivelle. Per effettuare tale operazione togliamo prima le due viti sulla pedivella sx poi il bullone in plastica posto sempre sulla pedivella sx. Il bullone in plastica si svita con l’inserto specifico.

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Sfiliamo entrambe le pedivelle poi estraiamo il movimento centrale.

Se non avete un estrattore specifico potete battere dall’interno con un grande punteruolo in plastica o in alluminio.

Martellate piano e un pochino per parte in modo da far uscire le calotte più dritte possibile. A questo punto poggiamo tutto su un tavolo, dovremmo trovarci così. Calotte, tubetto di collegamento, punteruolo e martello in gomma.

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Prendiamo una calotta. Con un giravite piccolo, facendo attenzione a non rovinare la plastica estraiamo la protezione nera.

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L’operazione successiva è la più delicata. Infilando da dietro un cacciavite più grande sfilate dalla sede in plastica il cuscinetto e tutti i parapolvere. Sfilate il cuscinetto un pochino per parte e non forzate troppo per evitare di bozzare le calotte in plastica. Non uscirà facilmente. Provate con cacciaviti piatti di misure diverse.

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Tolto il cuscinetto e le protezioni siete a buon punto. Le protezioni in plastica le potete buttare, il cuscinetto no…

Lavate bene il cuscinetto prima con un pennellino e con petrolio bianco poi con il Wd 40 e infine, quando sarete sicuri che tutto il grasso al suo interno è uscito soffiatelo benissimo con il compressore.

Se si tratta di un cuscinetto vecchio controllate ora se ha giochi e se scorre bene. Incastrandolo con i diti dall’interno dovrebbe girare perfettamente senza intoppi ne oscillazioni.

Ripetete l’operazione anche sull’altra calotta e pulite tutto con il petrolio bianco (calotte in plastica, coperchietti neri, pedivelle ecc..)

Ora cominciamo a rimontare il tutto.

Riempite i cuscinetti ambo i lati con grasso alta velocità specifico (io utilizzo grasso per cuscinetti shimano). Mettetene un po’ tra ogni pallina in ferro, poi fate girare un pochino e ricominciate fin quando il grasso non sarà uniforme.

Infilate il cuscinetto a mano sulla calotta, non smartellate ma dovete essere sicuri che il cuscinetto sia entrato fino in fondo.

Dovreste vedere questo.

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Se sfilando il cuscinetto avete ammaccato con il cacciavite le calotte, prima di rimontare passateci un pochino di carta vetrata a grana fine e accertatevi di aver tolto ogni imperfezione. Ingrassate inoltre la sede prima di infilare il cuscinetto.

A questo punto mettete sopra il cuscinetto un po’ di grasso al teflon e infilate il coperchietto nero. In grasso al teflon sigilla e evita l’ingresso di acqua e polveri.

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Infilate la calotta nera e successivamente rimontate il movimento sulla bici. Ricordate che la calotta con l’anellino nero è quella a dx e ricordate che le calotte devono entrare dritte senza martello per evitare di danneggiare il telaio in carbonio.

Per questa operazione utilizzo un grosso vitone con 2 rondelle in modo che stringendo le viti il movimento centrale entra parallelo e fino in fondo. Non scordate inoltre di infilare il tubetto interno tra le due calotte.

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Infilato il movimento centrale chiudete tutte le fessure con il grasso al teflon, sia interne che esterne. Rimontate le pedivelle.

 

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Le domande che vi state ponendo in questo momento sono:
  • Ma ne vale la pena??
  • Quanto durerà il movimento centrale così modificato??
Partiamo con alcune considerazioni.
Secondo la mia esperienza, un movimento centrale standard montato correttamente e che non ha subito particolari urti derivanti dalla battuta delle pedivelle dura comunque di media meno di 4000 Km, non ha bisogno di norma di alcuna manutenzione dal primo montaggio fino alla sostituzione.
Onestamente tutti i cuscinetti rovinati che ho sostituito erano danneggiati per usura perché gli urti sulle pedivelle bozzano sedi e palline che cominciano a lavorare male e si danneggiano sempre più. Il cuscinetto acquista gioco pian piano e alla fine non lavora più bene.
Non mi è mai capitato di trovare un cuscinetto con palline frantumate o arrugginito per ingresso acqua (cosa invece che capita con i cuscinetti della serie sterzo).
Rimontata la bici è stato eseguito il medesimo test svolto prima di iniziare le operazioni di modifica.
L’operazione è stata ripetuta sempre 20 volte con stessa metodologia e peso e, calcolata la media, è emerso che la pedivella con movimento modificato shimano ruota di 649° (cioè 1 giro + 289°).
Smontato il cuscinetto dopo 3 mesi non si è notata alcuna infiltrazione di acqua e polveri, addirittura i due tipi di grasso erano rimasti bene al loro posto e, in virtu’ della rotazione si erano mischiati anche molto poco.
Logicamente dopo questa modifica non è molto indicato puntare il getto dell’idropulitrice sul movimento centrale o attraversare il fiume con l’acqua che arriva alla borraccia ma per un uso normale non si sono riscontrati problemi.
Quindi riassumendo:
cuscinetto standard
  • Rotazione misurata 508°
  • Durata meno di 4000 km
  • Manutenzione praticamente nulla
Cuscinetto modificato
  • Rotazione misurata 649°
  • Durata meno di 4000 km
  • Manutenzione – Controllo e/o ringrassaggio ogni max 3 mesi.
Dai numeri sopra si evince che il miglioramento misurato nella rotazione è pari a + 27% circa.
Visto che tale intervento non risulta costoso e non danneggia la bici, (al massimo si rimonta un movimento centrale nuovo del costo indicativo inferiore alle 20 €uro) consiglio a tutti di provare…
Sicuramente è un piccolo aiutino e da domani non affronterete la salita di casa al doppio della velocità con la quale l’avete affrontata oggi ma… la bici è fatica e spesso i piccoli aiutini possono sembrare molto grandi..

 




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