Da qualche anno il mondo della Mountain Bike sta gradualmente abbandonando il sistema ruote con camere d’aria a favore di sistemi tubeless latticizzati che garantiscono molti vantaggi sia al rider professionista che al semplice amatore.

Più leggerezza e minori problemi legati a guasti e forature delle ruote fanno gola a molti unito al fatto che ad oggi il sistema ruote tubeless è diventato anche efficiente, facile da installare ed efficace anche su buchi e danni di buona consistenza.

Non scordiamoci però cosa succedeva in passato.. 5 anni fà, l’operazione di convertire le ruote in tubeless spesso si trasformava in valanghe di parolacce tirate giù nei boschi. Cerchi non studiati per questo sistema, valvole non adatte, nastri di ogni tipo e gomme porose minavano in ogni momento la tenuta della ruota e spesso si finiva per tornare a casa sporchi, appiccicati e arrabbiati.

Fortunatamente le aziende hanno creduto ed investito in questo sistema e ad oggi si è arrivati a un ottimo risultato che spesso consente di non toccare il pneumatico dal momento di primo montaggio fino a quando non è completamente consumato ed è ora di buttarlo.

Le valvole aria

Prima delle ruote tubeless la valvola era collegata direttamente con la camera in gomma e permetteva l’immissione dell’aria.

Eliminando la camera d’aria serviva un sistema sostitutivo che sigillasse il cerchio ma allo stesso tempo permettesse di poter inserire/rimuovere l’aria nell’impianto.

Ne sono state prodotte nel tempo di varie forme e dimensioni, spesso con scarsi risultati, ma alla fine le più efficienti ed utilizzate sono state un modello con base a cono, in acciaio che pesavano circa 17 grammi.

Certo, per i più fissati con il peso ce ne era una versione alleggerita in lega alluminio/ergal che non superava i 7 grammi.

dav

Negli ultimi tempi però un’altra grande novità  nel mondo MTB ha di nuovo mischiato le carte in tavola.

L’arrivo delle mousse da inserire nel pneumatico ha reso di fatto inutilizzabili le valvole aria allora in produzione perchè la mousse stessa, premendo sulla testa della valvola e sull’unico foro di collegamento, ostruisce l’ingresso e l’uscita dell’aria, nonchè rende impossibile l’introduzione del lattice con siringa.

Le prime valvole studiate per il sistema “gomme latticizzate+mousse” e presentate sul mercato sono state quelle illustrate nella foto sotto (a sezione rettangolare con taglio sul lato lungo) ma fin da subito hanno raccolto le ire degli utilizzatori perchè solo con grande difficoltà riuscivano a sigillare sul cerchio  il foro della valvola e molto spesso si ostruivano perchè, in inserimento, il lattice solidificava sul canale in gomma.

dav

Successivamente si passò a un sistema conico “artigianale” tagliando con un frullino le valvole coniche che si utilizzavano in precedenza.

Questo sistema garantiva una ottima tenuta del passaggio dell’aria sul foro valvola ma aimè non risolveva ancora il problema di facile ostruzione dei canali di ingresso del lattice che risultavano ancora più piccoli.

Si potevano tagliare valvole sia in acciaio che in lega leggera e quelle rappresentate in foto sono in lega del peso di 7 grammi.

dav

Da alcuni mesi, contestualmente alla presentazione delle nuove Mousse della serie PTN Rokkline, l’azienda B.s.c. S.r.l. ha presentato delle nuove valvole con corpo in acciaio a uscita laterale. Queste valvole garantiscono una ottima tenuta aria sul foro valvola del cerchio e allo stesso tempo riducono di molto i problemi di ostruzione in fase di immissione del lattice. Avendo completamente il corpo in acciaio il lattice non ci attacca in paricolar modo se si ingrassa il canale prima dell’iniezione.

Tali valvole vengono fornite dall’azienda produttrice insieme al Kit Mousse ma possono anche essere acquistate a parte al prezzo di euro 11,00 la coppia sul sito https://www.bikesuspension.com

dav

Le valvole di cui vi ho appena parlato pesano 20 grammi la coppia e sono molto efficienti.

Qualche altra azienda ha in catalogo prodotti simili come ad esempio la cush core che le propone in alluminio a un costo di euro 32,90 e dal peso che si dovrebbe aggirare sui 12 grammi (dato da noi non verificato e  sul sito ufficiale non lo inseriscono).

Qualche altra azienda tipo la Barbieri le propone in Carbonio/materiale plastico e dichiara un peso di 7 grammi ad un costo di euro 11,90.

Questo tipo di valvole (foto sotto) non sono state da noi testate ma abbiamo diversi dubbi sia sul fatto della resistenza del corpo e della filettatura sia sulla problematica relativa all’ostruzione.

Il lattice infatti tende a solidificare con più facilità quando in uscita trova superfici ruvide o in gomma o in materiale plastico (problematica già nota con le valvole della versione precedente), secondo noi meglio scegliere soluzioni in acciaio o alluminio o ergal che riducono al minimo questo problema.

Da pochi giorni è uscita sul mercato anche un’altro tipo di valvola prodotta dall’azienda B.s.c.. L’azienda infatti non si è fermata al modello in acciaio ma ha proseguito la sperimentazione e ha sviluppato anche un modello in lega di alluminio.

Il peso di entrambe le nuove valvole (denominate Lufty) si aggira sugli 8 grammi e la ampia apertura laterale con un taglio profondo unito al materiale di costruzione liscio ne impedisce l’ostruzione con il passaggio del lattice.

Le abbiamo testate facendo scorrere nel canale di ingresso 3 tipi di lattice diverso. In nessun caso abbiamo riscontrato problemi di intasamento.

Le valvole sono in vendita sul sito dell’azienda sopra citata al costo di Euro 27,00.

dav

dav

Ad oggi non abbiamo trovato in Internet nessuna altra coppia di valvole con queste caratteristiche e dal peso inferiore agli 8  grammi.

Un piccolo accessorio nato per risolvere i problemi alle ruote che possono rovinare una uscita.




Categories:

Comments are closed