Negli ultimi tempi il mondo della bici e dei ciclisti in generale sta radicalmente cambiando.
Per tanti anni si era insediato lo schema "rider MTB" e "ciclista da strada" in due settori distinti dove la fatica e la forza fisica ne limitavano comunque l'accesso alle 2 categorie..
Negli ultimi anni l'avvento delle Ebike, e successivamente il Covid hanno portato in sella tanti nuovi appassionati riempiendo strade e sentieri. Ma ora che il covid è finito (e contestualmente è finita anche la passione di molti per il pedale) come è cambiato il mondo delle 2 ruote?
Nel campo delle bici da corsa è cambiato poco o nulla, si notano in qualche caso bici con un aiuto elettrico ma nel complesso grandi differenze non ce ne sono state.
Molto diverso invece è il discorso se si entra sui sentieri. Fino all'avvento delle bici elettriche le MTB tendevano ad essere più leggere possibili con il grande dilemma "scelgo un full oppure una front?".
Oggi invece la categoria si è spaccata e da un lato ci sono una grande schiera di MTB E-bike quasi sempre full con gomme massicce e strutture molto vicine al motocross... Dall'altro lato bici Gravel ultraleggere e pedalabili che tentano di sfidare sia le MTB che le bici da Corsa su entrambi i terreni. Le eccezioni fuori da queste 2 nuove categorie sono oramai limitate a pochi appassionati che "tengono ancora duro".
Ne consegue che molte MTB a pedalata muscolare, alcune anche di ottima fattura, sono oramai conservate in garage e soppiantate dalla nuova tecnologia assistita.
Ma è possibile recuperare queste bici e convertirle in uso Gravel senza spendere un patrimonio? Noi ci abbiamo provato.






Per il nostro esperimento abbiamo scelto una vecchia MTB da 27,5 front in carbonio ed abbiamo cercato di trasformarla in Gravel spendendo meno possibile. Il nostro scopo era anche quello di rendere la bici MTB più leggera possibile, più scorrevole ma allo stesso tempo adatta a tutti i tipi di terreni.
LA TRASFORMAZIONE
- Abbiamo rimosso il reggisella telescopico, cavi e tutti gli accessori installando al loro posto un canotto standard.
- Abbiamo sostituito la forcella da MTB con una forcella rigida in carbonio.
- Abbiamo sostituito il manubrio dritto con un manubrio simil-gravel che consenta contestualmente l'installazione della componentistica MTB (leve freni e cambio) senza dover per forza comprare comandi verticali simil corsa.
- Siamo intervenuti sulle ruote installando gomme modello gravel più strette rispetto al modello MTB ma allo stesso tempo più leggere.
Siamo arrivati ad ottenere una bici dal peso di 9,25 kg spendendo complessivamente circa 300 euro senza toccare la trasmissione (tripla corona anteriore e 10v posteriore) .
Durante l'assemblaggio è stato necessario sostituire anche le tubazioni dei freni e le corde del cambio e deragliatore in quanto con un alloggiamento diverso sul manubrio le stesse risultavano corte.
Con l'occasione è stato inoltre spostato il passaggio guaina freno posteriore della canna inferiore alla canna superiore pochè ci è successo più volte in passato su questa bici di danneggiare la guaina freno a causa delle sassate e dei colpi presi sulla parte inferiore della bici..
LA PROVA SU STRADA
Il dubbio più grande che ci assillava prima di provare questa bici era l'anomala e inedita conformazione del nuovo manubrio e l'eventuale posizione in sella che questo ne avrebbe generato.
Con nostro stupore possiamo riscontrare che la bici e la posizione delle mani risulta molto comoda anche su lunghi tragitti. L'aver nastrato anche la parte superiore del manubrio ci permette di cambiare spesso posizione ma l'inclinazione dell'impugnatura di base consente alle braccia di non rimanere ne troppo dritte come una MTB ne troppo verticali come una bici da corsa. Accessorio veramente comodo. Il manubrio permette inoltre eventualmente di installare anche freni a leva lunga (aggancio sulla parte superiore dei cornetti) o vari accessori sull'asta centrale.
Nelle sterzate molto strette le ali del manubrio non danno fastidio alla gambe in pedalata.
I pneumatici (rambler 650x47c exo tubeless ready tanwall) latticizzati sono molto scorrevoli e offrono un discreto grip anche fuori dalle strade asfaltate.
La bici è scattante, reattiva, comoda, tende a scalciare un pò troppo sui single track in discesa ma in generale sia in salita che nei tratti costanti ove è necessaria percorrenza risulta molto pedalabile.
Rispetto a una Gravel nativa la bici sembra un pochino superiore nella percorrenza di single track (anche in salita) ma nella pedalabilità a elevate velocità forse perde qualcosa. Si tratta comunque di sensazioni personali che non trovano evidenze sostanziali nei rilevamenti GPS.
L'unica pecca che abbiamo potuto constatare è che sui rapporti corti manca qualcosa. L'attuale 40 (corona anteriore) e 11 (dente posteriore piccolo) non è sufficiente a garantire l'allungo necessario sugli stradoni in discesa.. Per questo motivo a breve sostituiremo la corona più grande della guarnitura anteriore con una corona 42T sperando di compensare quel poco di allugo che manca.
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